Hp rinnova i notebook e scommette, ancora una volta, sul design come leva competitiva per attrarre i consumatori. La casa di Palo Alto ha infatti aggiornato la famiglia Pavilion, composta da macchine votate all'intrattenimento domestico multimediale, introducendo versioni aggiornati dei noti best seller dv2, dv6 e dv7. In particolare sono state introdotte indedite finiture della carrozzeria, battezzate Espresso Imprint bianca, con striature grigie, e Moonlight Imprint, nero lucida con motivi circolari. In questa operazione cosmetica spiccano comandi "magical chrome", che si illuminano e diventano interattivi all'accensione.
Le rinnovate serie, con schermi fino a 17. 3 pollici vanno ad aggiungersi ai modelli desktop replacement Hp Hdx.
Fiore all'occhiello della nuova offerta è costituita dai modelli dv2, che combinano un design sottile e leggero a prerogative tipiche di un entertainment pc: display Wxga Led da12.1pollice, memoria fino a 4 GB, il nuovo processore Amd Athlon Neo MV-40 (1.6GHz), scheda grafica Ati Mobility Radeon HD 3410 e tecnologia Hp ProtectSmart Hard Drive Protection. I desktop si sa sono in declino, ma per molte fasce di utenza – anche domestica - restano una scelta azzeccata, conveniente e ad altre prestazioni.
Hp ha lanciato nuovi computer fissi battezzate Pavilion p6000 e Compaq Presario CQ5000. Anche qui si nota la supremazia dell'estetica sulla "fredda tecnologia. Per evitare di ritrovarsi in salotto con un brutto scatolone di plastica e lamiera le nuove macchine sono contraddistinti da una finitura nero lucida con profili color cromo.
La crisi? Nei portatili non si sente. Ma l'Italia è indietro rispetto all'Europa
La recessione economica impatterà, ed ha già impattato, anche sulle vendite di computer. Non è una previsione bensì, un dato di fatto. Di recente Michael Dell, il padre padrone della società texana numero due al mondo nei pc, ha confermato le preoccupazioni espresse anche dagli analisti (secondo Idc la domanda di desktop, notebook e netbook calerà nel complesso del 4,5% nel 2009) sottolineando però come la scure dei tagli alle spese si evidenzierà maggiormente nelle grandi organizzazioni e molto meno fra i singoli consumatori.
Se Dell crede fermamente nella stabilità delle vendite, e in particolare delle prospettive di sviluppo del proprio business in Asia e in Cina in particolare, in casa Hp, almeno a livello di filiale italiana, dimostrano convinto ottimismo. CONTINUA ...»
«Il 2008? È stato un buon anno. La nostra quota di mercato nei pc – a parlare è Alessandra Brambilla, vice president e general manager della divisione Personal Systems Group – è stata del 29,4% e del 37% nei notebook". L'annus orribilis dei pc e per l'informatica in genere è però, dati alla mano, quello in corso e secondo Brambilla il dato su cui riflettere è il seguente: la spesa in Information technology in Italia è stimata in flessione del 5%, mentre il calo nel resto d'Europa sarà mediamente dell'1%.
«C'è un evidente gap – ha completato il concetto il numero uno dei pc Hp in Italia - che caratterizza il nostro Paese ed è il basso tasso di penetrazione dell'informatica e dei computer in particolare (fermo da due anni al 54%, ndr). Siamo in Europa il fanalino di coda e anche la spesa media per addetto in informatica, pari a circa 800 euro l'anno, è la metà rispetto a quella degli altri Paesi. Serve quindi maggiore spinta, da parte di tutti gli attori interessati, all'innovazione e il piano di eGovernment 2012 potrebbe essere un ottimo incentivo all'utilizzo delle nuove tecnologie, non solo per la pubblica amministrazione ma anche per i cittadini e le aziende».
Il 60% dei pc venduti sono notebook e netbook. Arriva l'ultraportatile "low cost" da 599 euro
Tornando allo specifico dell'andamento del mercato dei personal computer, Brambilla conferma una tendenza ormai consolidata ed assodata: il comparto consumer dei pc sta reagendo bene alla situazione di crisi e i portatili rappresentano circa il 60% dei nuovi acquisti. Nell'ambito dei notebook, osserva ancora la manager di Hp, stanno calando le vendite dei modelli con schermo da 15" e crescono invece sensibilmente sia quelle degli ultraportatili (netbook ovviamente compresi, dove Hp ancora non sembra voler puntare con decisione) e quelle dei prodotti top di gamma con display da 17 pollici e oltre.
Non è quindi un caso che fra le novità annunciate oggi vi siano i Pavillion dv2 (da 12 pollici), che anche grazie alla nuova Cpu Athlon Neo di Amd arrivano sul mercato con un prezzo di listino di "soli" 599 euro e si candidano a tirare la volata di una nuova categoria di computer mobili, gli ultraportatili "low cost" (il raffronto va fatto, per capirsi, con i MacBook Air della Apple, che costano quasi tre volte tanto).
I portatili sono e saranno quindi il prodotto di riferimento del mercato e secondo Brambilla per alcune precise ragioni. "C'è un'accelerazione che andrà a impattare sulle abitudini di relazione delle persone, fuori e dentro le aziende. I notebook hanno di fatto le stesse funzionalità dei desktop e sono più versatili oltre che esteticamente più belli da vedere. Nondimeno la crescita degli utenti multicanale è sempre più sostanziale e il fenomeno della "consumerizzazione", il portare cioè in azienda gli strumenti tecnologici utilizzati nella vita privata, è sempre più impattante per ciò che concerne l'evoluzione della domanda di business pc, privilegiando fattori come la multimedialità e il design".
